Giornata mondiale per le vittime di incidenti stradali

Domenica 19 novembre

Gli incidenti stradali sono la prima causa di morte tra i giovani.

Obiettivo “Zero vittime”

“Zero vittime” sulle strade è l’obiettivo cui punta l’Unione Europea a lungo termine. Nel breve termine si propone la diminuzione del 50%, rispetto ai dati del 2019, di morti e feriti gravi entro il 2030. Il Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale, approvato nel 2022, condivide ovviamente gli stessi obiettivi.

Una visione integrata dell’incidentalità stradale deve guardare simultaneamente agli aspetti connessi alla qualità dei mezzi di trasporto, delle infrastrutture, dei comportamenti sia degli attori istituzionali che degli utenti del sistema stradale, tenendo conto delle problematiche che inducono i conducenti a sottovalutare i rischi e talvolta adottare stili di guida insicuri per sé e per gli altri.
L’approccio basato sul Safe System, adottato a livello internazionale, ribalta la visione fatalistica secondo cui gli incidenti sono il prezzo da pagare per garantire la mobilità e si prefigge di eliminare le vittime di incidenti e lesioni gravi sul lungo termine. In particolare individua le categorie a rischio: bambini/adolescenti, giovani conducenti, over 65, pedoni, ciclisti, utenti delle due ruote a motore.
La strada, soprattutto nei contesti urbani, è condivisa da un numero elevato di utenti che si spostano con modalità differenti e  la condivisione esige rispetto innanzitutto delle regole, ma anche la conoscenza e la consapevolezza dei fattori di rischio e l’adozione di comportamenti ed elevato livello di sicurezza che vanno acquisiti con la sensibilizzazione, la formazione e la repressione/sanzione.
La principale causa di morte tra i giovani tra i 15 e i 24 anni è proprio l’incidentalità stradale, causata principalmente dall’alta velocità, dalla distrazione, dall’assunzione di alcol o droghe, dalla ricerca di visibilità sui social per esibire comportamenti sfidanti e rischiosi.
Dopo i 65 anni di età è fisiologico un calo dei riflessi, quindi l’adozione di stili di guida prudenti rappresenta un importante fattore di protezione per se stessi e per gli altri.

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