Storie che raccontano la tua ASL

Tre anni fa è iniziata la rubrica Storie che raccontano la tua ASL.
Un modo per raccontare un’Azienda Sanitaria, di tracciare il percorso di un’organizzazione in continua evoluzione attraverso le storie di milioni di persone che afferiscono alle nostre strutture e, un modo, per conoscere gli operatori che quotidianamente, con dedizione, prestano la loro attività nella sanità.
Il COVID-19 è stata un’emergenza che ha cambiato il racconto delle aziende sanitarie e, come ricorda la stessa etimologia della parola, ha fatto ‘emergere’ le tante fragilità del sistema sanitario che, tra le altre cose, ha mancato l’appuntamento con il turn over generazionale tra i dipendenti che, in media, nel periodo pre-covid, superavano i 55 anni di età.
La pandemia, quindi, ha reso necessario reclutare massicciamente centinaia di giovani che hanno avuto l’opportunità di lavorare nell’ambito della Pubblica Amministrazione.
Ed è giusto tracciare la storia di moltissimi ragazzi torinesi, e non solo, che hanno iniziato un’esperienza all’interno della ASL e hanno travolto i dipendenti più ‘attempati’ con la loro freschezza e la loro capacità innovativa. Ma c’è qualcosa di più che sorprende.
Questi giovani lavoratori hanno manifestato un sentimento che pensavamo fosse sopito, anacronistico o addirittura contestato: quello di vedere nella stabilità del lavoro una possibilità per progettare il futuro, realizzare qualcosa di concreto e, perché no, creare una nuova famiglia.
E poi Torino, già al centro di un consistente flusso migratorio iniziato nei primi anni Cinquanta, con il suo apice nel periodo del miracolo economico fino a tutti gli anni Settanta, disponibile ancora una volta ad accogliere. L’immigrazione a Torino oggi è cambiata e se prima vi era la necessità di forza lavoro operaia per le grandi industrie, oggi, sono molti i giovani laureati che aspirano a lavorare al Nord. E Torino continua ad essere una città dal forte fascino seduttivo.
E’ giusto ringraziare i tanti giovani che lavorano nella nostra azienda e lo facciamo attraverso la storia di Romina, pugliese, dallo scorso assistente amministrativo a tempo determinato. Lei non è giovanissima ma ha realizzato un sogno. Ed inizia così la sua storia.
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