Motore Sanità: webinar 23 settembre 2021
22/09/2021
Giovedì 23 settembre 2021: la Sclerosi Multipla si combatte in squadra

Webinar “La Sclerosi Multipla si combatte in squadra”
in programma giovedì 23 settembre 2021, dalle ore 10.30 alle ore 13.00
con la partecipazione del dott. Carlo Picco – Direttore Generale ASL Città di Torino e della dott.ssa Lucia Appendino – SC Neurologia Ospedale Maria Vittoria.
in programma giovedì 23 settembre 2021, dalle ore 10.30 alle ore 13.00
con la partecipazione del dott. Carlo Picco – Direttore Generale ASL Città di Torino e della dott.ssa Lucia Appendino – SC Neurologia Ospedale Maria Vittoria.
RAZIONALE
La Sclerosi Multipla (SM) può esordire ad ogni età, ma è più comunemente diagnosticata nel giovane adulto tra i 20 e i 40 anni. Ci sono circa 2,5-3 milioni di persone con SM nel mondo, di cui 1,2 milioni in Europa e circa 130.000 in Italia. Il numero di donne con SM è doppio rispetto a quello degli uomini, assumendo così le caratteristiche non solo di malattia giovanile ma anche di malattia di genere.Esistono varie forme di malattia tra cui: la Sindrome clinicamente isolata (CIS), la Sindrome Radiologicamente Isolata (RIS), la SM recidivante-remittente(SM-RR), la SM secondariamente progressiva (SM-SP) e la SM primariamente progressiva (SM-PP).
E’ pratica clinica già consolidata da anni iniziare la terapia delle forme SM-RR il più precocemente possibile sapendo che la ricerca ha dimostrato un rallentamento della progressione della disabilità. Molti studi hanno anche evidenziato che, nei pazienti con CIS fortemente suggestiva di SM, l’uso di farmaci immunomodulanti e immunosoppressori riduce la comparsa di un secondo attacco e la conseguente conversione a una forma clinicamente definita di malattia.
Questi studi hanno inoltre dimostrato una significativa riduzione della comparsa di nuove lesioni a livello encefalico valutabili con la risonanza magnetica (RM).Iniziare un trattamento precoce significa inoltre:
La Sclerosi Multipla (SM) può esordire ad ogni età, ma è più comunemente diagnosticata nel giovane adulto tra i 20 e i 40 anni. Ci sono circa 2,5-3 milioni di persone con SM nel mondo, di cui 1,2 milioni in Europa e circa 130.000 in Italia. Il numero di donne con SM è doppio rispetto a quello degli uomini, assumendo così le caratteristiche non solo di malattia giovanile ma anche di malattia di genere.Esistono varie forme di malattia tra cui: la Sindrome clinicamente isolata (CIS), la Sindrome Radiologicamente Isolata (RIS), la SM recidivante-remittente(SM-RR), la SM secondariamente progressiva (SM-SP) e la SM primariamente progressiva (SM-PP).
E’ pratica clinica già consolidata da anni iniziare la terapia delle forme SM-RR il più precocemente possibile sapendo che la ricerca ha dimostrato un rallentamento della progressione della disabilità. Molti studi hanno anche evidenziato che, nei pazienti con CIS fortemente suggestiva di SM, l’uso di farmaci immunomodulanti e immunosoppressori riduce la comparsa di un secondo attacco e la conseguente conversione a una forma clinicamente definita di malattia.
Questi studi hanno inoltre dimostrato una significativa riduzione della comparsa di nuove lesioni a livello encefalico valutabili con la risonanza magnetica (RM).Iniziare un trattamento precoce significa inoltre:
- ridurre l’accumulo di disabilità clinica e ritardare il passaggio da SM-RR a SM-SP;
- prevenire il danno assonale che diversi studi anatomopatologici e varie tecniche di RM hanno evidenziato realizzarsi anche in fase precoce;
- effettuare, come sottolineato da diversi studi clinici, un trattamento che, in quanto precoce, è più efficace di uno ritardato anche solo di pochi anni.
Questi risultati rafforzano l’indicazione a iniziare al più presto il trattamento nei casi di diagnosi accertata di SM, in particolare se sono presenti fattori associati a una prognosi meno favorevole. Va ricordato inoltre che il singolo individuo richiede un programma di trattamento personalizzato. Il percorso terapeutico è parte del percorso di presa in carico definito nel Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) condiviso nella Regione. Al fine di sensibilizzare tutte le figure del sistema ad una crescita di buona informazione verso il trattamento precoce ed efficace, Motore Sanità organizza incontri nelle varie Regioni per discutere della tematica a 360 gradi.
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